Cosa è e come funziona la keyword density, ovvero il valore relativo alla frequenza con la quale una determinata parola chiave compare nella pagina Web.
Con keyword density si intende il valore relativo alla frequenza con la quale una determinata parola chiave (composta da uno o più termini) compare nella pagina Web.
Detto ciò entriamo più nello specifico rispondendo ad altre domande che nascono spontaneamente, e cioè: 1) è possibile calcolarla? 2) quale è la percentuale ottimale di keyword density? 3) è importante ai fini dell’ottimizzazione di una pagina web? 4) e se sì, quanto?
Con le risposte a queste domande forniremo anche informazioni sulla SEO e su come ottimizzare le pagine web sui motori di ricerca.
Come si calcola la keyword density?
Come già detto la keyword density, o densità della parola chiave, rappresenta il numero di volte in cui una parola chiave compare nel testo di una pagina di un sito web, ed è possibile calcolarla con un semplice percentuale: basta dividere il numero di volte in cui la parola chiave appare all’interno del testo da analizzare per il numero totale delle parole e poi moltiplicare il tutto per 100.
Esempio. Se una pagina è composta da 100 parole e la keyword X si presenta 5 volte, la keyword X ha una densità pari al 5% del testo (5 / 100 = 0,05 = 5%).
Esiste una densità ottimale delle parole chiave?
Qualche anno fa si pensava che il peso naturale di una parola chiave in un testo fosse compreso tra 1-5%, e comunque mai superiore al 10%. A riguardo ci sono diverse opinioni, ma in realtà non esistono regole chiaramente definite e condivise per identificare una keyword density ottimale. Non ci sono studi o statistiche specifiche su cui fare affidamento per individuare una densità ottimale della keyword. Neanche Google fornisce delle linee guida che dicano esattamente quante parole chiave dovrebbe contenere una pagina web. Tuttavia i webmaster di Google hanno fornito alcune delucidazioni, a seguire riportiamo un breve estratto:
“Se utilizzi una keyword una o due volte in una determinata pagina, la aiuterai ad essere presa in considerazione per i posizionamenti corrispondenti. Tuttavia, usarla sette o otto volte non porterà alcun effetto positivo. […] Rifletti sulla keyword per la quale desideri posizionarti e cerca d’integrarla nel testo in modo naturale. […] Accertati di utilizzare la keyword giusta e che il testo appaia naturale, e sarai già sulla strada giusta.”
In sintesi non esiste una percentuale ottimale. Ci sono comunque delle regole di “buon senso” che possono aiutare ad ottenere un buon posizionamento. Su tutte è da evitare la ridondanza delle parole chiave (ovvero la keyword stuffing, spiegata al prossimo paragrafo) ed è sicuramente importante inserirle nei posti giusti nel codice HTML quali: tag title, meglio se all’inizio del titolo, heading (H1, H2, H3, …), URL, meta description, attributi ALT text per le immagini, contenuto testuale, meglio se nella parte alta della pagina o dell’articolo.
Aggiungiamo altri piccoli suggerimenti per la redazione di contenuti web: 1) utilizzare correttamente la teoria di long tail, cioè utilizzare parole chiave generiche ad alto contenuto di ricerca ai fini del posizionamento e parole chiave a catena lunga ai fini della conversione, 2) non focalizzarci sulla ripetizione della keyword, 3) dare priorità all’intenzione dell’utente piuttosto che alla densità creando testi piacevoli e scorrevoli alla lettura, 4) scegliere titoli forti per aumentare il CTR (Click Through Rate, cioè il numero di clic in rapporto al numero di impression), 5) creare contenuti interessanti per aumentare il tempo di permanenza sulla pagina.
Il rischio della penalizzazione per keyword stuffing
In caso di abuso, il motore di ricerca rileva una situazione anormale e la considera keyword stuffing, una forma di spam-engine dovuta all’eccessiva ripetizione di una stessa keyword all’interno del testo. Il keyword stuffing viene penalizzato dai search engine con un declassamento della pagina web o una perdita di reputazione generale del nome di dominio.
È importante la densità di una parola chiave per la SEO?
Per il posizionamento organico la keyword density è un concetto fondamentale. La sua importanza deriva dal fatto che può impattare sul ranking dei contenuti di un sito web sulla SERP e di conseguenza sulla visibilità organica delle pagine online. Ma per capire dove entra in gioco la densità delle parole chiave bisogna comprendere il processo alla base della restituzione dei risultati.
Dato che il web è in continua espansione, per monitorare i nuovi elementi, Google e gli altri motori di ricerca scansionano le pagine attraverso dei software che analizzano i contenuti della rete in modo ininterrotto e automatizzato, ovvero i crawler o spider. Poi, attraverso l’utilizzo di un complesso algoritmo, determinano i fattori da prendere in considerazione.
L’importanza della keyword density deriva dal fatto che è uno dei fattori per determinare la pertinenza di una pagina web alla query dell’utente ed il suo conseguente posizionamento sulla pagina dei risultati. Infatti per determinare l’argomento delle pagine web questi software di analisi si concentrano, come abbiamo già detto, su alcuni elementi del codice HTML (tag title, heading, meta description, ALT text nelle immagini, etc.), individuando le parole chiave ricorrenti contenute all’interno di questi elementi.
Per quanto siano più o meno noti i fattori principali e le metriche, di fatto però nessuno conosce la “ricetta magica” contenuta negli algoritmi di posizionamento. Nel corso degli anni tuttavia la considerazione della densità della keyword in ottica ranking è stata rivista attraverso il susseguirsi dei diversi aggiornamenti degli algoritmi ed è quindi utile capire l’impatto della densità della keyword a seguito di queste novità.
Per cui possiamo affermare che una densità ottimale della keyword non è fondamentale, ma può incidere sulla qualità dei contenuti migliorando il posizionamento tra i risultati di ricerca, e con questo ovviamente migliora la visibilità del brand o del contenuto pubblicato.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO, Search Engine Optimization) si occupa proprio di questo e se vuoi approfondirne l’importanza ti consigliamo questo articolo: Posizionamento siti web, perché investire in SEO.
Keyword density tool online
Sebbene la densità della parola chiave sia solo uno tra i più di duecento fattori determinanti per il ranking nella SERP e non ne esista una percentuale ottimale, abbiamo visto che bisogna evitare di incorrere nel keyword stuffing, quindi consigliamo di utilizzare degli strumenti per controllare la frequenza di utilizzo delle parole chiave. A tal proposito possiamo sfruttare alcuni software on-line gratuiti per la verifica delle keyword. Il loro funzionamento è più o meno simile e solitamente permettono l’analisi di pagine web sia attraverso l’inserimento dell’URL, se si tratta di pagine già pubblicate online, sia di porzioni di testo.
A titolo esemplificativo possiamo indicare:
- Text analyzer che fornisce informazioni sul numero di caratteri, parole, sillabe e frasi, la densità lessicale, la frequenza delle frasi composte da 8 parole fino ad arrivare alle parole singole e il calcolo della densità di ciascuna opzione elaborata,
- Keyword Density Checker che consente di indicare le parole chiave da analizzare e di includere nella ricerca meta tag, title e alt title. Tra i risultati otterremo un tag cloud, un box contenente le parole chiave da lui individuate con la relativa frequenza, e l’elenco delle keyword composte da una, due, tre e quattro parole con la relativa densità.
- Keyword Density Calculator, un analizzatore gratuito on-line che permette di calcolare la keyword density di una pagina web, analizzando singole keyword e keyphrase di due o tre parole-chiave. Lo strumento tiene conto di diversi parametri, che possono essere impostati dal seguente pannello, e produce un report con la frequenza delle principali parole e frasi della pagina. Per una semplice analisi, è sufficiente inserire l’URL della pagina da analizzare e cliccare “Calcola la keyword density”.
Conclusioni
La keyword density va considerata come una tecnica SEO obsoleta. È utile soltanto per ricordarsi di non eccedere troppo nelle ripetizioni di uno stesso termine nel testo, per non incappare in rischi di sovraottimizzazione o, peggio, di keyword stuffing. Contestualmente, se la nostra pagina offre contenuti di qualità all’utente e appare scritta in modo del tutto naturale, possiamo effettuare un lavoro di editing per aumentare la keyword density di alcune parole chiave importanti, intervenendo sul testo vero e proprio e su alcuni elementi della pagina nei quali la presenza di keyword assume una certa rilevanza per lo spider.
Per concludere quindi riteniamo si possa dire che una keyword density maggiore non porta a un miglior posizionamento di un contenuto nelle ricerche. Non esiste dunque una “kw density ottimale”. Fermo restando che inserire la parola chiave nei giusti campi è ancora molto importante (soprattutto nel titolo e metatitle), tuttavia una ripetizione innaturale non porta a un miglioramento del ranking, anzi…