Gli outbound links, più comunemente chiamati link in uscita, sono i link che da un sito portano l’utente ad un altro sito. Vediamo come funzionano e la loro importanza per la SEO.
Gli outbound links, più comunemente chiamati link in uscita, sono i link che da un sito portano l’utente ad un altro sito (a differenza degli inbound link che permettono, invece, la navigazione tra una pagina e l’altra del medesimo sito internet).
I link in uscita sono molto utili perché completano le informazioni, infatti se per esempio pubblichi un articolo sui tipi di sellini per bici, allora linkare un articolo di una importante marca di selle per bici sarà per il lettore molto interessante.
Da un punto di vista tecnico e pratico, invece, sfruttare i link in uscita si rivelerà utile per aumentare la popolarità del nostro sito aumentandone, di conseguenza, anche l’autorità sul web. Ecco il motivo principale per cui è importantissimo sapere come inserire i link in uscita all’interno dei nostri articoli. Sottovalutare quest’operazione e/o svolgerla male può, infatti, essere molto svantaggioso e danneggiare il sito annoiando i lettori. Rischieremmo, dunque, di essere penalizzati dai motori di ricerca.
Quali caratteristiche devono avere i link in uscita?
Per sfruttare al meglio i link in uscita evitando penalizzazioni è fondamentale prestare attenzione ad alcune caratteristiche che devono avere questi link in uscita, altrimenti puoi finire col danneggiare il tuo dominio anziché incentivarlo: il rischio è quello di annoiare il lettore invece di incuriosirlo, e di adottare tattiche penalizzate dai motori di ricerca. L’inserimento di buoni link in uscita sarà invece utile ad avvicinarci a fonti autorevoli, aiutando la pagina linkata nel posizionamento.
Vediamo quali sono queste caratteristiche:
– I Link in uscita devono essere pertinenti
La prima caratteristica che non deve mai mancare ad un link in uscita è la pertinenza. Ciò significa che scegliendo gli outbound link dobbiamo verificare preventivamente che i loro contenuti siano pertinenti con quelle della nostra pagina. Tornando all’esempio già fatto, se nel nostro articolo parliamo dei vari tipi di sellini per bici presenti in commercio, non ha senso linkare pagine che trattino di cibo o, comunque, di argomenti non correlati. In questo modo rispetteremo le aspettative dei nostri lettori e ci manterremo in linea con quelle che sono gli aspetti che regolano il posizionamento nei motori di ricerca.
Aggiungiamo che, oltre ai contenuti della pagina alla quale abbiamo deciso di donare un link, andrebbe fatta una bella mini-analisi SEO dell’intero sito che linkiamo. Andrebbero controllati i suoi link in uscita (e anche quelli in ingresso), così come le caratteristiche generali del sito, la sua anzianità ed anche il suo PageRank (sia della home page che della pagina che andremo a linkare).
– Link autorevoli
Nello scegliere i link in uscita è consigliabile che il sito target goda di una certa autorevolezza, perché gli spider del motore di ricerca ne tengono conto per il posizionamento del tuo sito. Questo significa che linkare verso un sito autorevole rappresenta un punto a favore anche per noi e per il nostro lavoro. Se per qualche motivo (ad esempio, se il link in uscita ha scopi commerciali, oppure è di dubbia autorevolezza) vuoi che la pagina che linki non sia presa in considerazione dallo spider si può utilizzare l’attributo rel=”nofollow” prima di linkare la pagina in questione. In questa maniera indicheremo al motore di ricerca che non desideriamo che segua quella determinata pagina.
Il link, in questo caso, assumerà una forma molto simile alla seguente:
In questo modo ci metteremo al sicuro da brutte sorprese ed eviteremo che un link in uscita non proprio autorevole vada a danneggiare il posizionamento del nostro sito internet.
Ricordiamo tuttavia che l’attributo rel=”nofollow” sui link in uscita non deve essere uno strumento di cui abusare; sarà sicuramente meglio, in presenza di un link valutato come non autorevole, rinunciare all’inserimento di un link in uscita senza dover rinunciare ai link di tipo follow.
Ci sono altri due attributi che servono a dare valore specifico ai collegamenti ipertestuali in uscita, infatti per qualificare i link in uscita su Google puoi usare anche il rel=”sponsored” dedicato ai collegamenti di pubblicità o contenuti a pagamento, oppure ci sono i rel=”ugc” per i contenuti generati dagli utenti. Approfondiremo questi ultimi concetti più avanti nell’articolo.
– Link Unidirezionali
Quando creiamo un link in uscita verso una pagina autorevole, non dobbiamo aspettarci che quest’ultima ci ricambi il favore e ci linki a sua volta. Un atteggiamento di questo tipo, contrariamente a quanto spesso si pensa, non è visto bene dai motori di ricerca che potrebbero addirittura penalizzare il nostro sito riconoscendo questo atteggiamento come voluto. I link “altruistici“, dati cioè perché siamo davvero convinti che una pagina arricchisca il contenuto del nostro sito, sono molto più apprezzati e, di conseguenza, premiati.
Un consiglio è necessario darlo: quando inseriamo un link in uscita è bene fare in modo che lo stesso si apra in un’altra pagina aggiungendo un l’attributo target=”_blank” al link. In questo modo non perderemo il traffico sulla nostra pagina.
– La moderazione nel numero di link in uscita
Il numero di link in uscita deve essere moderato, infatti dobbiamo evitare di riempire la nostra pagina di link tenendo sempre a mente che è sempre meglio avere pochi link in uscita, e che siano pertinenti ed autorevoli. Un numero eccessivo di outbound links, infatti, andrebbe inevitabilmente a penalizzarci sotto il profilo del posizionamento dal momento che un eccessivo utilizzo di questo strumento verrà visto dai motori di ricerca come un tentativo di attirare l’attenzione verso siti con maggiore autorevolezza. Atteggiamento sbagliatissimo e penalizzato da Google che nei suoi 200, ed oltre, fattori che influenzano il posizionamento ne parla molto chiaramente.
Il nostro consigli è quello di utilizzare al massimo 3/4 link in uscita per un testo di media lunghezza. Questo numero, naturalmente, può anche crescere, ma sempre in maniera proporzionale rispetto alla lunghezza. Aggiungiamo che utilizzare troppi link in uscita ha anche un altro aspetto negativo, cioè quello di distrarre i lettori e portarli a navigare al di fuori delle nostre pagine perdendo, in questo modo, traffico.
– Link corretti
I link in uscita che decidiamo di utilizzare all’interno delle nostre pagine devono essere sempre corretti, ovvero che tali link in uscita funzionino bene, che non ci siano collegamenti rotti, perché non sono visti di buon occhio dai motori di ricerca che potrebbero penalizzarci per la scelta e non è il massimo dal punto di vista dell’usabilità. A questo scopo consigliamo Broken Link Checker, un plugin WordPress per individuare i collegamenti rotti.
Importantissimo, inoltre, verificare che le notizie riportate all’interno di queste pagine siano sempre le più aggiornate possibili. Questo porta ad una maggiore soddisfazione dell’utente ed anche ad un punteggio più favorevole da parte dei motori di ricerca.
Cura per il codice del link in uscita
Oltre alla correttezza del link stesso è importantissima la cura nella stesura del codice ed il rispetto delle regole HTML nell’inserimento dei link in uscita, quindi ricorda di utilizzare sempre un anchor text semantizzato, e il target=”_blank” se vuoi aprire il link in un’altra finestra.
L’attributo “rel” per la qualificazione dei link in uscita
Nel 2019 Google rilascia un annuncio importante, cioè l’arrivo di un cambiamento sostanziale nella modalità con la quale ogni editore può contrassegnare i link in uscita da ogni pagina del proprio sito. Google ha infatti aggiunto due nuovi “rel” denominati rel=”sponsored” per i link a pagamento, del rel=”ugc” per ogni contenuto generato dagli utenti e il rel=”nofollow”. Dal 1 marzo 2020 queste modifiche sono diventate ufficiali ed il nofollow viene utilizzato anche dal punto di vista del ranking. Tutte queste modifiche al fine di individuare i link naturali, e quindi validi per il ranking, da quelli che invece non lo sono con questi nuovi attributi. Così Google chiede una sorta di auto-denuncia per far comprendere la natura di ogni collegamento esterno e favorire la decodifica dei backlink.
Ma qual è il significato che hanno acquisito questi nuovi rel? Ve lo spieghiamo subito.
Il rel=”sponsored” per i link in uscita
Il primo attributo a cui ci andiamo ad avvicinare è il rel=”sponsored”. Come abbiamo avuto modo di anticipare, questo attributo va ad identificare tutti i link in uscita a pagamento o che vanno a costituire una forma di pubblicità. In base a quanto emerso, nel momento stesso in cui segnaleremo un collegamento di questo tipo, i siti linkati non otterranno alcun passaggio di PageRank. Per incentivare l’utilizzo di questo attributo quando dovuto da parte degli editori, Google aveva annunciato che il mancato utilizzo nel caso di link a pagamento sarebbe stato pesantemente penalizzato. La “norma”, se così possiamo definirla, ha anche valore retroattivo. Una volta inserito da parte dei proprietari di siti, infatti, consentirà a Google di togliere un eventuale beneficio passato a tutti i siti linkati.
Il rel=”UGC”
La destinazione del rel=”UGC” in cui la sigla UGC sta per User Generated Content è prettamente quella dei commenti e dei post inseriti dagli utenti all’interno di forum o blog con l’inserimento di link a pagine dove ogni contenuto è scritto dai vari utenti e non dal proprietario del forum o del blog che li ospita.
Google ha deciso di inserire questo attributo e di chiedere la segnalazione per individuare in maniera semplice e chiara tutti i collegamenti spam che, quindi, non hanno nulla di naturale e sono, quindi, da penalizzare.
Il rel=”nofollow”, come dissociarsi dai siti linkati
Il rel=”nofollow” è un attributo che conosciamo da tanto tempo dal momento che è stato introdotto già nel 2005. Nato per combattere i commenti spam viene utilizzato per comunicare ai motori di ricerca di non seguire le pagine linkate senza trasferire link juice.
Google specifica che il suo utilizzo dovrebbe essere limitato ai casi in cui vogliamo che il motore di ricerca non vada ad associare il nostro sito alle pagine collegate o che non venga effettuata la scansione di queste pagine dal nostro sito.
Quale relazione esiste tra i link in uscita e la SEO?
Di frequente sentiamo dire che i link in uscita siano utili alla SEO ed al posizionamento delle pagine. In realtà si può tranquillamente affermare che gli outbound links non sono fondamentali ma utili, ovviamente con le dovute precauzioni. Se, infatti, non dovessimo rispettare le indicazioni che abbiamo esposto fin qui in questo articolo, quindi se dovessimo imbattere in una risorsa poco pertinente, o poco aggiornata, oppure sempre corrotta e non autorevole potremmo fare più danno che altro vanificando tutto il lavoro dedicato alla SEO.
Fornire delle risorse utili ed approfondimenti anche esterni ai nostri utenti significa che questi riterranno completo il nostro articolo, blog o sito e tornando a trovarci ogni qualvolta ne avranno la necessità.
Abitualmente i buoni link in uscita aiutano semplicemente gli utenti a trovare migliori risposte alle proprie ricerche. Aiutano, come detto prima, la completezza di un sito. L’importante, quindi, è pensare agli utenti ed in secondo luogo alla SEO evitando di linkare siti spam e qualitativamente scarsi. A questo scopo un altro consiglio utile potrebbe essere il seguente: individuata una possibile pagina esterna al nostro sito da linkare, effettuiamo una ricerca su Google e verifichiamo il posizionamento della pagina in questione. Qualora dovesse trovarsi nelle prime posizioni delle SERP possiamo fidarci, è un contenuto valido che porta valore sia in ottica SEO che nei confronti dei nostri lettori.
Conclusioni
In conclusione, possiamo affermare che utilizzare in maniera corretta i link in uscita ci consente un notevole guadagno in termini di utenti ed autorevolezza. Nello stesso tempo, tuttavia, è indispensabile prestare la massima attenzione nell’utilizzare correttamente questo importante strumento. Qualunque tipologia di link in uscita, nel caso abbia tutte le caratteristiche previste, è un aiuto a Google ed ai motori di ricerca che possono, in questo modo, effettuare al meglio la catalogazione dei contenuti delle pagine analizzando la relazione tra i vari contenuti. Ricordiamo infine di prestare la massima attenzione nei riguardi dei link in uscita è fondamentale anche per i rischi legati alle penalizzazioni.