Gestiamo la Sicurezza e la Privacy quando navighiamo su internet

Quante volte avete sentito parlare di Sicurezza e Privacy quando navighiamo su internet, oppure quando utilizziamo i nostri cellulari? Spesso, soprattutto in questi ultimi anni in cui i Social Network hanno avuto un eccezionale aumento di utenti e dopo i numerosi scandali che sono diventati di dominio pubblico, uno su tutti lo scandalo Facebook – Cambridge Analytica che ha fatto molto scalpore.
Bene, in questo articolo forniremo consigli mirati per rendere più semplice la gestione e la protezione dei vostri dati personali e alcuni trucchi per riuscire a difendere la Privacy online.
L’argomento è molto ampio per cui lo abbiamo diviso in 3 macro sezioni o capitoli (1. Consigli generali – 2. Settare il browser di navigazione – 3. Sicurezza sui Social Network), ognuna delle quali contiene dei paragrafi che spiegheranno i vari argomenti.
Consigli generali, accorgimenti minimi da applicare sempre
Vogliamo iniziare questa nostra mini guida per migliorare la Sicurezza digitale e su come difendere al Privacy online con alcuni consigli di carattere generale, buone azioni da compiere e che dovrebbero diventare quasi una abitudine.
Cancellare la cronologia
Consideriamola una regola base, che però molto spesso viene dimenticata.
Periodicamente è opportuno cancellare la propria cronologia di navigazione su tutti i browser che normalmente utilizziamo, insieme ad una pulizia ed eliminazione completa dei cookie. Questo permette di essere meno tracciabili e di proseguire le ricerche online più serenamente, senza sentirsi continuamente perseguitati dalla pubblicità tracciante. Inoltre, così facendo libereremo memoria sul nostro computer o altro dispositivo di navigazione, nuovo spazio prezioso da riutilizzare velocizzando così anche il sistema.
NB: è importante farlo anche su Google Maps!
Disattivare la localizzazione
Altra azione da compiere è disattivare la propria geolocalizzazione ogni volta che non sia strettamente necessaria. Spesso infatti applicazioni e altri servizi web ci richiedono di poter accedere alla nostra posizione locale. È sempre consigliabile evitare di renderla nota perché altrimenti, come è evidente, tutti i nostri movimenti sarebbero ricostruibili, come se fossero disegnati in successione su di una mappa.
Smettere di pubblicare troppe foto personali
Molto spesso condividiamo con troppa leggerezza anche i file che non vorremmo mai vedere pubblici o che contengono informazioni sensibili su di noi. Male!!! Infatti questo è uno dei casi più frequenti in cui la privacy viene violata, perché l’uso indebito di file e di documenti personali online è come fornire materiale al proprio sopraffattore. Il ripetersi di queste spiacevoli circostanze dovrebbe metterci in guardia per il futuro!
Quindi, è sempre opportuno pensare sempre bene prima di fare qualsiasi cosa sul web.
Gli screenshot, una mina per la privacy
Spieghiamo subito cosa è uno screenshot: uno screenshot è la fotografia istantanea dello schermo di un computer o di uno smartphone. Come questi possono essere pericolosi per la nostra privacy? Dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi cosa venga pubblicata o inviata può essere immortalata per sempre da questi scatti, anche se abbiamo intenzione di rimuoverla a breve. E, soprattutto, ciò può avvenire a nostra completa insaputa. Per questa ragione, ancora una volta, bisogna pensare sempre bene prima di condividere qualcosa a quello che si sta facendo e, soprattutto, con chi la si sta condividendo. Internet non è, e non lo è mai stato, un posto sicuro!
Usare un Antiminer
Nell’era dei Bitcoin una buona abitudine è quella di affidarsi ad un Antiminer.
Di che si tratta? Sono delle estensioni (dei piccoli programmini o plugin) per i browser che aiutano ad impedire che il proprio computer venga utilizzato dai Bitcoin miner, ovvero coloro che con il CPU o GPU del computer attaccano dati protetti da crittografia tramite la tecnica del brute force o utilizzano semplicemente il vostro pc per minare BitCoin. A questo proposito consigliamo minerBlock di Firefox.
Continuiamo analizzando le problematiche legate ai programmi che utilizziamo per consultare internet: i browser web. E naturalmente vediamo cosa possiamo fare per settarli al meglio.
Non ci facciamo tracciare, settiamo il “Do not track”
Prima mossa per sentirsi più liberi sul web è quella di impedire ai siti web che visitiamo quotidianamente di tracciare la nostra navigazione. Questa operazione, infatti, permette loro di ricostruire la cronologia dei movimenti e quindi, automaticamente, i nostri gusti e interessi. La conseguenza più diretta e comune è quella di restare vittime di marketing aggressivo, in gergo “pubblicità tracciante” o “pubblicità a profilazione”. Come quando, dopo aver fatto una piccola ricerca sull’indumento sportivo in promozione, ci ritroviamo tempestati da annunci di offerte a prezzi stracciati (il più delle volte fasulli, fra l’altro). I dati che così generiamo arricchiscono i giganti del web, possono farci incorrere in truffe e comunque, in ogni caso, non è piacevole sapere di lasciare traccia di qualsiasi visita o ricerca.
Per questa ragione è sempre buona abitudine attivare l’impostazione “Do not track” presente sui principali browser, in modo da bloccare il tracciamento delle nostre operazioni online. Questa impostazione non si attiva a meno che non siamo noi a farlo. Ecco come su:
- Google Chrome
- Mozilla Firefox
- Internet Explorer
- Safari
Per questo browser è necessario sapere che Apple ha rivelato che rimuoverà il supporto per “Do Not Track” in Safari 12.1, poiché la missione di Do Not Track di aiutare gli utenti a evitare di tenere traccia della propria attività è in gran parte fallita.
Va ricordato però che la funzionalità non può comunque bloccare tutti i sistemi usati dalle compagnie pubblicitarie, quindi è inevitabile che qualche piccola informazione resti visibile.
I cookie HTTP (o più semplicemente cookie web) sono delle unità identificative con cui i server web riconoscono il browser che stiamo utilizzando durante la navigazione e ne memorizzano informazioni. Da un lato, questi strumenti sono sicuramente molto utili perché semplificano alcune operazioni mentre navighiamo nella rete (permettono gli accessi automatici, ricostruiscono la cronologia, tengono salvate le nostre pagine preferite); ma dall’altro, inevitabilmente, raccolgono molte informazioni personali come password degli account, abitudini online, geolocalizzazione.
Fortunatamente è possibile bloccarli tutti o, in alternativa, mantenere solo quelli dei siti fidati.
Di seguito le istruzioni al riguardo sui diversi browser:
Chiaramente, rinunciare ai cookie ci priva di alcune comodità, però sembra un buon compromesso per la messa in sicurezza di informazioni di valore.
Uso un AdBlocker
Quando la pubblicità diventa veramente troppo invadente, si possono prendere misure più incisive. Fra queste, esiste la possibilità di sfruttare un’estensione per browser, molto semplice da installare e che permette di bloccare le pubblicità mantenendo pulita e facile la navigazione.
Nello specifico, AdBlock e Adblock Plus sono due estensioni particolarmente performanti che, grazie al loro ricco database, riescono ad individuare l’advertising online e a fermarlo oscurandolo. Oltre ad essere invasive ed inopportune, infatti, a volte pubblicità o pop-up (i messaggi pubblicitari che compaiono all’improvviso senza richiesta) possono rivelarsi una minaccia per il computer, reindirizzandolo verso siti malevoli.
Scegliere browser sicuri, affidabili e sempre aggiornati
Anche il browser stesso ha una sua protezione interna contro malware ed altre minacce della rete, evitando così molti dei problemi elencati sopra. Per questa ragione, ci sentiamo di consigliare i browser più adatti per la protezione della propria privacy:
- Opera è probabilmente il più sicuro, si basa su Chrome ed è periodicamente aggiornato nella correzione delle vulnerabilità. Essendo utilizzato solo da una cerchia ristretta, ha il vantaggio di essere meno preso di mira dagli hacker, che invece si concentrano su altri motori più diffusi.
- Mozilla Firefox corregge molte vulnerabilità pur restando veloce ed è completamente open source, il che significa che chiunque può assicurarsi del buon funzionamento attraverso il codice sorgente. Il suo punto di forza, in sostanza, è raccogliere solo pochi dati sulla navigazione degli utenti, senza che poi questi vengano venduti per scopi pubblicitari.
Sicurezza sui Social Network
L’ultimo capitoletto di questo articolo dedicato alla Sicurezza ed alla Privacy online lo abbiamo voluto dedicare ai social network. Amati, odiati, criticati o elogiati, ciascuno ha la sua opinione in merito. Quel che è certo e che questi strumenti sono perlomeno controversi. A maggior ragione in termini di sicurezza e privacy delle proprie informazioni personali.
In realtà esiste un metodo definitivo per proteggere i vostri dati dalle grinfie dei social. È uno, semplice e gratuito.
ELIMINATELI
E non scherziamo. Il modo migliore per mantenere davvero al sicuro la propria privacy su Facebook, Instagram o Twitter è proprio quello di non usarli. Purtroppo anche le informazioni meno importanti che fornite ai social network sono comunque interessanti se guardate da occhi interessati.
Ricordate che quando ci si iscrive a qualsiasi social network, anche quando pensiamo che il loro utilizzo sia gratuito, in realtà stiamo pagando con la più preziosa delle risorse per i colossi informatici: i nostri dati personali e la possibilità che regaliamo loro di studiare le nostre abitudini, di conservare le nostre ricerche e di analizzare tali dati a fini commerciali.
Forse quelle di eliminare la nostra presenza da tutti i social network in un mondo sempre più social può risultare come una soluzione troppo estrema, vogliamo quindi offrire 5 semplici consigli per cercare di arginare i rischi, pur senza rinunciare ai propri canali social.
NO ai dati personali più sensibili
Se proprio non riusciamo ad abbandonare i social network si possono mantenere ma è molto importante non inserire i propri dati personali, o almeno quelli più sensibili. Per esempio, è sempre meglio non associare il numero di cellulare o l’indirizzo di casa al proprio profilo social. Alcuni social come Facebook richiedono di usare il proprio vero nome e cognome, ma fondamentalmente è un dato che attualmente non possono verificare.
A parte queste informazioni che sappiamo di dover proteggere in maniera più intuitiva, è sempre bene riflettere sul contenuto di quello che abbiamo intenzione di pubblicare prima di farlo. Bisogna chiedersi se ci potrà esporre, se manifesta ideologie od orientamenti che preferiremmo non divulgare, se contiene informazioni riservate.
Ma soprattutto dobbiamo chiederci: “È una cosa intelligente pubblicare questo post? Ha una qualche utilità?”
Pulizia periodica dei contatti
Soprattutto se abbiamo mantenuto lo stesso account per diversi anni, può capitare che ci ritroviamo fra amici e followers una gran quantità di persone che, nel migliore dei casi, non frequentiamo più o, nel peggiore, non conosciamo nemmeno. Non ha alcun senso circondarsi di contatti inutili, con cui non interagiamo e che diventano solo ulteriori potenziali occhi indiscreti sotto cui scorrono le nostre informazioni personali.
Per questa ragione, vi consigliamo di effettuare periodiche revisioni dei propri contatti, mantenendo solo quelli essenziali e fidati. Insomma, “quality not quantity”.
Praticamente tutti i social network offrono una serie di impostazioni per poter impostare delle preferenze sulla privacy (per esempio Facebook). Si può determinare chi e che cosa vedrà apparire sul nostro profilo e si possono oscurare alcuni contenuti, a tutti o solo ad una cerchia selezionata.
Queste opzioni, che vanno sicuramente nella direzione di una miglior gestione dei propri dati personali, sono un utilissimo strumento che, fortunatamente, queste piattaforme ci offrono: sfruttiamole!
Evitare le chat
La maggior parte di queste piattaforme dispone di un apparato di messaggistica istantanea (Messenger, Instagram Direct) per entrare più direttamente in contatto con i propri followers o ‘amici’. Quello che troppo spesso ci dimentichiamo però è che queste conversazioni, il più delle volte, non saranno criptate, ovvero non adeguatamente protette.
Questo significa che la messaggistica sui social può restare un valido strumento per interagire e creare nuovi contatti ma, nel momento in cui diventa necessario scambiarsi informazioni più importanti, è caldamente consigliato spostarsi solo sulle applicazioni apposite e più efficacemente coperte da crittografia end to end come Telegram, WhatsApp o Signal.
Occhio alle app
I social network, Facebook in particolare, possono anche appoggiarsi ad altre applicazioni. Succede ad esempio con il cosiddetto social login, quando accediamo ad alcune app attraverso i nostri profili social, o quando acconsentiamo sbrigativamente a permettere loro di estrapolare le nostre informazioni da essi. Queste potrebbero venderle a terzi o comunque farne un uso improprio.
Per questa ragione non bisogna mai fidarsi di applicazioni sospette ed è sempre meglio concedere l’accesso al proprio profilo solo a quelle strettamente indispensabili.
Conclusioni
Bene, siamo alla fine di questa panoramica su quali possono essere le mosse giuste per difendere la propria Sicurezza dei dati personali e della Privacy online. Non pensiamo assolutamente che questo articolo copra tutti gli aspetti di questo delicato argomento, ma siamo sicuri che possa essere un buon punto di partenza.
Sappiamo bene che se un ladro vuole entrare in casa per rubare non ha problemi a disattivare un allarme, ma questo gli farà perdere del tempo e quindi il ladro sceglierà, molto probabilmente, di passare alla prossima vittima che non è in possesso di un antifurto, quindi diciamo che uno è sempre meglio di zero.